Leda col cigno

Leda col cigno è un dipinto a tempera grassa su tavola, che è una copia antica di un dipinto di Leonardo da Vinci non sopravvissuto ai nostri tempi. L’opera fa parte della collezione d’arte della Galleria Borghese di Roma. Le dimensioni della tavola in legno sono 115х86 cm.

Riferimento storico

È noto che Leonardo da Vinci creasse due opere mitologiche con lo stesso nome, Leda col cigno, risalenti agli anni 1503-1510 circa. Entrambi i dipinti, appartenenti al pennello del grande artista, sono andati perduti, tuttavia vi sono diversi schizzi realizzati dall’autore prima che iniziasse a creare le opere.

Sono sopravvissute varie copie dell’opera di Leonardo, dipinte ad olio dagli allievi dell’artista, e qui si tratta della seconda versione dell’opera del maestro.

Nel 1504 il pittore realizzò diverse versioni degli schizzi dell’immagine di Leda. Quindi, in uno degli schizzi, Leda è raffigurata seduta per terra con i suoi figli. In altri tre schizzi preliminari di Leonardo, l’amata di Giove appare leggermente diversa. Queste opere includono:

  1. Schizzo Leda col cigno, realizzato su carta con inchiostro e penna, con tratteggio eseguito a gesso nero. La dimensione dell’immagine sono 16×13,9 cm. L’opera è presumibilmente datata con gli anni 1505-1507. Lo schizzo è attualmente a Chatsworth House nel Derbyshire, un tempo residenza principale dei duchi del Devonshire.
  2. Uno schizzo preliminare su carta con gesso nero, inchiostro e penna, che mostra Leda inginocchiata. La dimensione dell’opera è 126×109 cm. Lo schizzo è datato con gli anni 1503-1507. Il disegno è conservato nel Museo d’arte Boijmans-van Beuningen di Rotterdam.
  3. Bozzetto Leda e cavallo, realizzato su carta con gesso nero, pennello e inchiostro. L’opera fu completata dall’artista intorno agli anni 1503-1507. Il disegno preliminare di Leonardo fa parte della Royal Art Collection al Castello di Windsor a Windsor.

Descrizione dell’opera

Leonardo iniziò a lavorare sulla trama dell’antico mito su Leda durante il periodo in cui dipingeva la Gioconda. A Milano ha anche realizzato alcuni schizzi dei cigni che nuotano negli stagni vicino al castello Sforzesco.

Nel 1625, l’opera del genio del Rinascimento, come le tele di altri maestri, adornava le pareti del Palazzo di Fontainebleau, la residenza dei re francesi. Uno studioso e conoscitore d’arte italiano, Cassiano dal Pozzo, descrisse il dipinto di Leonardo così:

Leda appare davanti allo spettatore completamente nuda, in piedi, accanto a lei c’è un cigno, oltre a due uova rotte, dal guscio di cui fuoriescono quattro bambini. Sebbene ci sia un po’ di moderazione nello stile generale dell’opera, l’immagine della protagonista è piena di grazia, che si avverte particolarmente nei contorni della figura, nella pelle delicata e nelle linee del petto. Con estrema diligenza è dipinto il paesaggio sullo sfondo dell’immagine, così come i rami e le foglie degli alberi, i fiori e le erbe bizzarri. Sfortunatamente, il dipinto è in pessime condizioni, il lavoro è stato eseguito su tre pannelli oblunghi aderenti, che ora si sono separati, motivo per cui la vernice si stacca in più punti.

Nel XVIII secolo l’opera di Leonardo era già completamente persa per il pubblico. Tuttavia, sono sopravvissuti le copie e gli schizzi preliminari, aiutando a immaginare come fosse il dipinto del brillante maestro. Quindi, fino ad oggi, è sopravvissuto uno schizzo dello stesso Leonardo, che raffigura la testa e il petto di Leda.

Nel 1506 Raffaello realizzò su carta, a gessetto rosso, un altro famoso disegno di Leda. Questo schizzo è stato creato proprio in un momento in cui l’artista era a Firenze e studiava la tecnica pittorica di Leonardo da Vinci. Il disegno, di Giuliano Bugiardini, è tratto da un originale di cartone realizzato nel 1504. Esiste un’altra copia, la cui paternità è attribuita all’allievo del maestro, Francesco Melzi. È stato copiato da cartone creato da Leonardo nel 1508.
Esiste anche una copia realizzata da un altro allievo dell’artista, Cesare da Sesto; è questo dipinto, considerato il più vicino all’originale, che fa parte della collezione della Galleria Borghese.

Analisi del dipinto

Secondo l’antica mitologia, il dio Giove era infiammato dalla passione per Leda. Apparve davanti alla fanciulla sotto forma di cigno e si impossessò di lei. Come risultato di una relazione amorosa, sono nati i Dioscuri: i fratelli gemelli Castore e Polluce sono mostrati nel quadro a sinistra, sotto forma dei bambini. Un altro uovo che giace nelle vicinanze parla della nascita di due figlie di Leda e Giove: Elena e Clitennestra.

Si sa dell’esistenza di nove dipinti con lo stesso nome. Tra questi c’è l’opera Leda col cigno, che fa parte del tesoro della Galleria Borghese, ed è considerata la copia più fedele dell’opera di Leonardo.

Secondo lo storico dell’arte italiano Giovanni Morelli, il modo in cui è dipinto il magnifico paesaggio sullo sfondo, l’immagine femminile e anche la raffigurazione degli animali e delle piante rendono il dipinto un vivido esempio della pittura fiamminga di quell’epoca. La prima menzione documentaria dell’opera risale al 1693, essa è associata a un inventario delle opere della collezione Borghese.

Borghese Gallery in Rome,
Book a Visit

Autore: Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci

 Leonardo di ser Piero da Vinci (1452-1519), meglio noto come Leonardo da Vinci, era un matematico del Rinascimento italiano che divenne famoso anche per le sue abilità in invenzione, disegno, pittura, architettura, scienza, musica, letteratura, anatomia, geologia , astronomia, botanica, storia, scrittura e cartografia. È considerato uno dei più grandi pittori di tutti i tempi, nonostante sono sopravvissuti solo 15 dei suoi dipinti. Il suo capolavoro, la Gioconda, è il ritratto più famoso del mondo.

style="display: inline;">